Arimaroc 2010 - Il racconto - Rally dei Faraglioni

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ARIMAROC 2010 - IL RACCONTO


Tempo,problemi di navigazione, alcuni problemi alle moto ed infortuni ai piloti sono stati i fattori critici che hanno compromesso il viaggio nella sua riuscita.

Tempo: un viaggio con tanti chilometri come questo, non poteva assolutamente essere fatto in soli 14 giorni di permanenza in Marocco. Tante volte è capitato che per giungere alla destinazione prefissata guidavamo anche di notte cosa molto pericolosa in terra Africana. Per questo viaggio servono 20 giorni in Marocco più il trasferimento Genova - Tarifa andata/ritorno.

Problemi di navigazione: per alcuni settaggi sbagliati nei gps di Fabio e Paolo abbiamo perso una giornata completando la seconda tappa in due giorni. La navigazione era stata preparata con una carta con funzione "AUTOROUTING", ma tale opzione è da scartare, meglio la navigazione con "TRACCIA"dove sono più visibili sul gps gli elementi di navigazione.

Problemi alle moto: Le moto di Fabio e Paolo non hanno avuto problemi, solo per il fatto che avendo già fatto altri viaggi estremi avevano subìto a suo tempo una marea di modifiche. Renzo portava in Africa per la prima volta il prototipo DOMIK. Che moto è il DOMIK???..... E' un'Honda Dominator vestita da KTM 640 Adventure. La moto è stata realizzata veramente bene, un bel telaietto posteriore molto resistente con l'attacco per una borsa su un lato e dall'altra un alloggiamento per una tanica in metallo che può contenere 10 litri di carburante. La sella completamente rifatta è un capolavoro, quando ti siedi sopra sembra di essere seduto in salotto. Per non parlare poi delle viti forate per poter essere ulteriomente bloccate con il filo di ferro per fare in modo che non si svitino con le vibrazioni, una vera chicca!!!. Non avendo fatto neanche un chilometro con la moto prima di partire, ha scoperto in Marocco una serie di problematiche ed anche se magari avesse girato un pò prima di partire non si sarebbe accorto di nulla perchè è solo in Africa che ti accorgi se ci sono delle sbavature nel progetto. L'impianto elettrico dei fari anteriori insieme al fissaggio dei fari direttamente sulla carena si è rivelata una soluzione da modificare. Il mono originale dovrà essere sostituito perchè il peso della moto è completamente cambiato con il nuovo assetto e con tutte le pacche che si prendono sulle piste la moto rimbalza da una parte all'altra. Altre modifiche dovranno essere fatte sul porta bagagli posteriore per permettere al pilota di usare completamente la sella in tutta la sua lunghezza. Nel complesso però eprimiamo un giudizio positivo sulla realizzazione perchè preparare una moto per viaggi estremi non è semplice e per essere un prototipo al primo grande viaggio è andato oltre qualsiasi aspettativa.

Infortuni: Renzo per colpa della moto e un pò per la sua incertezza è caduto alcune volte ed alla fine su una pietraia in discesa si è rotto 2 costole e un'altra l'ha incrinata. Renzo era al suo terzo viaggio in Africa, ma per lui è stato il primo vero raid ed alla fine ha capito che in alcuni casi è meglio scollegare il cervello perchè se no non vai avanti. Paolo invece sulla pista Smara - Lamhiris a 90 all'ora ha trovato un trampolino di lancio ed è volato per 15 metri. L'atterraggio non è stato dei migliori. Clavicola destra fratturata. A Laayoune le radiografie hanno dato esito negativo e lui contento con il suo zaino sulle spalle ha percorso altri 2000 km prima di sapere dopo essere rientrato a casa che aveva una frattura.

Alla fine però come tutti i viaggi ci siamo divertiti e la ripromessa che nel 2011 ripeteremo la spedizione è d'obbligo perchè a Lamhiris vogliamo arrivarci. Il sahara occidentale è un territorio spettacolare e merita di essere visititato ed eplorato completamente.


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